Musashi Miyamoto II: Correre alle quattro del mattino (breve riflessione)

Questo è il mio terzo posto post in cui menziono Musashi Miyamoto. Ho sviluppato una leggera ossessione su di lui ma credo di essere giustificato: un ronin (samurai senza padrone) che non ha mai subito una sconfitta e che è morto di vecchiaia è una figura che appartiene più alla leggenda che alla storia. Musashi, poco prima della sua morte, compose il ‘Dokkodo’ in cui elenca le 21 regole per seguire la ‘Via della Solitudine’ che porta al successo personale.

“Accettate tutto nel modo in cui esso è”.
“Non cercate il piacere in sé e per sé”.
“In nessun caso dipendete da una parziale sensazione”.
“Pensate leggermente di voi e profondamente del mondo”.
“Siatene staccati dal desiderio per tutta la durata della vostra vita”.
“Non rammaricatevi di ciò che avete fatto”.
“Non siate gelosi”.
“Non fatevi rattristare da una separazione”.
“Il risentimento ed il rimpianto non sono mai appropriati né per se stessi né per gli altri.”
“Non lasciatevi guidare da un sentimento di amore o di lussuria”.
“In tutte le cose non abbiate preferenze”.
“Siate indifferenti a dove vivete.”
“Non ricercate il gusto della buona cucina”.
“Non mantenete il possesso più di quanto sia necessario”.
“Non agite seguendo le credenze comuni”.
“Non collezionate armi né fate pratica con le armi al di là di ciò che è utile”.
“Non temete la morte”.
“Non cercate di possedere i beni o feudi in ragione della vostra vecchiaia”.
“Rispettate il Buddha e gli dei senza contare sul loro aiuto.”
“Si può abbandonare il proprio corpo, ma è necessario preservare l’onore”.
“Mai smarrire la Via”.

Una vita molto dura sacrificata per il sogno di diventare lo spadaccino migliore del Giappone. Una vita senza alcuna soddisfazione, se non per il proprio lavoro, vale davvero la pena di essere vissuta? Musashi non ha avuto alcuni legami personali (nonostante non sia chiaro, quasi tutte le fonti storiche dubitano sul fatto che avesse moglie, figli o amicizie) e ha vissuto seguendo le proprie regole, rendendo il suo sogno realtà affinando ogni giorno l’arte della spada e seguendo la via del guerriero in completa solitudine. Si può davvero chiamare vita? Nel mio modesto parere: si. Ogni persona di successo il cui nome viene inserito nei libri di storia ha votato la propria vita a un sogno e un’ambizione molto più grande di loro. Hanno rifiutato ogni singolo compromesso per arrivare ai vertici del loro sogno. Mi chiedevo perché in quasi tutte le routine dei personaggi che più hanno successo, la componente dello ‘svegliarsi presto’ sia così essenziale.

-Elon Musk: sveglia alle sette (del mattino, ovviamente).

-Donald Trump: sveglia alle cinque e mezza (dichiara di dormire tre o quattro ore per avere più tempo produttivo)

-David Goggings: sveglia alle tre.

-Haruki Murakami: sveglia alle quattro. Scrive per sei ore. Fa una corsa di dieci chilometri al giorno… What a madlad.

Sono sicuro che lo stesso Miyamoto si svegliasse all’alba a esercitarsi con la spada. Dalla mia prospettiva ci sono diversi motivi per svegliarsi così presto:

  • Ci sono meno distrazioni.
  • Puoi ritagliarti tempo per te.
  • C’è meno competizione e ti senti una bestia. Chi è il pazzo che si sveglia alle 4 per andare a correre? Chi è il folle che lavora al proprio romanzo prima di attaccare il suo turno a lavoro?
  • La giornata inizia meglio se ti concentri sui tuoi progetti e sul tuo benessere.

Ho provato per tre mesi a svegliarmi considerevolmente presto. I primi giorni andavano bene ma dopo una settimana ricadevo nella mia vecchia routine. È difficile togliersi un’abitudine. Appena pensi di aver vinto una tua dipendenza, il giorno dopo cadi a terra come chiunque si sia battuto con Tyson quando aveva vent’anni.

Per motivarmi penso al futuro. A come sarebbe bello cambiare, vincere e rendere il mio sogno realtà. Pensavo a tutto questo quando mi sono svegliato alle quattro del mattino e ho corso per 11 chilometri (un chilometro in più per sentirmi superiore a Murakami). Alla fine mi faceva male persino quando respiravo. Non sono estraneo al cardio ma era da un mese che non correvo. Ho visto l’alba sulla riva del mare. Ho pensato a Musashi Miyamoto che vinse il suo duello contro il grande maestro Sasaki Kojiro su una spiaggia in un’isola vicino a Kokura. Ho pensato a Murakami che corre prima che il suo ultimo lavoro venga pubblicato e venduto. Ho pensato a Elon Musk e SpaceX. Per poco sono stato in pace.

Anche io voglio intraprendere ‘la via della solitudine’. Anche io voglio vincere cominciando dalla mattina. Oggi è stata una buona giornata (per adesso). Spero sia la prima di una lunga serie.