Megalo Box e la reincarnazione di Mugen

Niente motiva di più al mondo che un anime incentrato sulle arti marziali: Baki, Hajime no Ippo, Holyland, Shamo, Kengan Ashura… ognuna di queste storie vede la crescita di uno (o più) personaggi tramite un duro allenamento fisico e mentale che lo porta sul ring a misurarsi con i suoi avversari e (cosa più importante) con se stesso. Nonostante Hajime No Ippo sia stato il primo anime a convincermi a indossare i guantoni (grazie Takamura-san), Megalo Box è stata la scintilla che mi ha portato ad avvicinarmi a questo mondo per la prima volta.

Il suo aspetto e la sua filosofia di vita lo rende chiaramente un antenato di Mugen di Samurai Champloo

Megalo Box vede come protagonista Mugen Junk Dog, un megalo-boxer impegnato nella scena dei combattimenti truccati. Nonostante Junk Dog sia un pugile dalle grandi abilità, lui deve vincere o perdere di proposito affinché i criminali ai piani alti possano gestire le scommesse che riguardano i suoi match. Cos’è un megalo-boxer? Un semplice pugile che indossa degli speciali telai robotici nelle braccia affinché i suoi colpi siano più letali. Da questa premessa si intuisce che la storia è ambientata in un mondo futuristico, ma non troppo diverso da quello in cui viviamo noi. Il buon Junk Dog, tuttavia, ha ambizioni più alte e non vuole essere un burattino per sempre. Un giorno J.D (Junk Dog che non deve essere confuso con John Dorian di Scrubs) ha un match con Yur: il vero campione mondiale di Megalo Box.

Mugen, Fuu e Jin studiano una strategia su come battere il prossimo avversario

J.D decide di battersi al meglio delle sue forze fregandosene delle istruzioni dei piani alti… ma finisce per perdere. Tuttavia, Junk Dog si promette di diventare un vero campione di megalo-box lasciandosi alle spalle il suo passato da combattente di bassa lega. Qui comincia la scalata al vertice del mondo del pugilato che porterà Junk Dog, ora conosciuto con il nome di Joe, alla storia. Caratterizzato da una grande colonna sonora, uno stile grafico che richiama a volte gli anni 90 e una storia semplice che si concentra sullo sport, Megalo Box è uno dei migliori anime usciti nel 2018. Oserei persino consigliarlo a chiunque abbia dei pregiudizi sugli anime che hanno uno sport come tema centrale. Il pregio principale di questa opera, a mio modesto avviso, è il fatto che abbia tredici episodi e ogni match si conclude nell’arco di un episodio: la narrazione non viene inutilmente allungata o accorciata con episodi filler del tutto evitabili e questo è un grande punto a favore. Il protagonista J.D. è ben caratterizzato e carismatico: non spiccherà tra i grandi personaggi dell’animazione giapponese ma il suo carattere irriverente e caparbio assicura un posto nel cuore dello spettatore senza troppi sforzi.