Ultimamente sono in fissa con un certo sotto-genere della fantascienza dopo aver visto Cyberpunk: Edgerunners (qui per saperne di più). Non mi dispiacerebbe vivere in una città ultra-futuristica e osservare dalla finestra del mio appartamento al 66° piano le luci al neon che si accendono e si spengono in una città grigia e immensa. Per questo ho ricercato su Google alcune tra le città più cyberpunk del mondo e ne è venuta fuori una lista niente male. Non c’è niente di meglio che sognare sorseggiando una Monster Energy con un po’ di lo-fi a volume basso in sottofondo per poter ascoltare il ticchettio della pioggia che si infrange sul vetro. Ecco perciò dove mi immagino quest’estate:
Al numero uno abbiamo Chongqing in Cina. Un’immagine vale più di mille parole. Questa città incarna lo spirito cyberpunk: traffico tridimensionale, luci fredde e al tempo stesso sensuali, grattacieli che si perdono nelle nuvole più alte del cielo.

Al secondo posto Hong Kong. Tutto quello che so di questa città è grazie a Shenmue II. Forse è la città-simbolo che definisce il cyberpunk. La sua estetica ha ispirato Blade Runner e numerosi altri capolavori del genere come Ghost in The Shell.

Al terzo posto Tokyo. Una città che mi è cara per più di un aspetto considerando la mia grande passione per i manga. Fonte d’ispirazione per Akira, città futuristica per antonomasia e modello per Night City di Cyberpunk 2077: Tokyo è uno dei posti più visitati e amati al mondo.

Al quarto posto New York City. Non il massimo della fantasia ma è innegabile la bellezza della sua architettura e il design post-moderno che delinea una delle skyline più immortalate al mondo.

Questo è tutto. Ovviamente ci sono diverse altre città che hanno catturato la mia attenzione ma, per il momento, preferisco mantenere un profilo più mainstream. Già visitare queste quattro location non sarebbe affatto male.
Ed è così che un’altra serata volge al termine. Domani tornerò alla mia routine e a confrontarmi di nuovo con la realtà. Tuttavia, anche solo per un momento, mi ritrovo a vivere nella mia mente un’avventura sci-fi con me stesso come protagonista. La lattina di Monster è ancora mezza piena (o mezza vuota a seconda della propria inclinazione psicologica) ed è ragionevolmente presto. Noto però che ha smesso di piovere. Brutto segno.