Sognando con Silent Hill II

Ho già parlato della mia speciale relazione con la musica mentre sono solo e studio qui.

All’università ascoltavo lo-fi in una biblioteca che sembrava uscita da un romanzo di Charles Dickens dalle 22:00 alle 05:00 del mattino. Non avevo bisogno di stare in quella biblioteca per così tanto tempo e di certo non studiavo per sette ore di seguito. Stavo lì perché adoravo stare da solo a guardare la piccola città di Bangor assopita e illuminata da lampioni che riflettevano le ombre dei rami degli alberi spogli sulle strade. 

Mi riferisco a questa biblioteca. Quando ci sei solo, di notte, seduto al lato della finestra,fa tutt’altro effetto.

Studiavo per due ore e mezza o tre e poi ascoltavo musica dal mio laptop guardandomi intorno e passeggiando nei lunghi corridoi della biblioteca. A volte aggiornavo il mio diario. A volte leggevo Murakami o Lovecraft. A volte scrivevo. Tutto con il sottofondo musicale coperta in parte dalla pioggia sempiterna (ma chi mi credo? Shakespeare?non so neanche che vuol dire) del Galles.

Eccetto il lo-fi ascoltavo le colonne sonore dei miei film e videogiochi preferiti: ‘L’ultimo samurai’, ‘ Requiem for a dream’, ‘Shadow of the Colossus’ (che ricordi…), Eternal Darkness: Sanity Requiem (che trip…) e, infine, Silent Hill II. All’epoca non ci avevo ancora giocato (l’ho recuperato un annetto fa) ma la colonna sonora risuonava direttamente nella mia anima. Osservavo la pioggia scendere lentamente dalla finestra a mosaico accanto a me con la compagnia di una Monster Energy ghiacciata e pagata il doppio in un distributore automatico. Erano bei tempi. Sognavo in grande ed ero fortemente ottimista. Adesso lo sono ancora di più e spero di continuare su questa strada.

È passato un anno e mezzo da allora ma alcune abitudini non sono cambiate. Ora sono a Milano, in un ostello e sono nella sala comune a scrivere queste righe. Non c’è nessuno. Solo la musica di Silent Hill II, una bottiglia mezza piena di Tè freddo al limone (chiunque preferisca quello alla pesca ha dei problemi), un laptop con il tasto della freccia ‘su’ rotto, un quaderno e una penna… sognando un futuro radioso e un passato meno deprimente: purtroppo non posso fare nulla per quest’ultimo ma posso fare molto per il futuro.

Menzione speciale per la mia compilation preferita di lo-fi.

3 pensieri su “Sognando con Silent Hill II

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