Holyland- la violenza che crea legami

Holyland è senza dubbio uno dei migliori manga che io abbia mai letto (subito dopo Berserk) ed è il numero uno per quanto riguarda le arti marziali. Kamishiro Yuu è uno studente del liceo (che sorpresa!)che è stato costretto ad abbandonare gli studi per i ripetuti atti di bullismo di cui è preda.

Diventa un NEET, una figura che sta diventando ormai tristemente nota in tutto il Giappone e in gran parte dei paesi occidentali. NEET è un acronimo di lingua inglese che significa: “Neither in Employment nor in Education or Training” (Persona, soprattutto di giovane età, che non ha né cerca un impiego e non frequenta una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale.)

Molto spesso queste persone, come nel caso di Kamishiro, vivono nelle case dei loro genitori, chiusi nelle loro camere e non escono quasi mai se non per assoluta necessità. Kamishiro vive passivamente preda delle voci nella sua testa, meditando costantemente il suicidio.

Però (c’è sempre un però, non è vero?) un giorno decide di reagire, imparando da autodidatta le nozioni base del pugilato nella sua camera grazie a un libro.

Nelle ore trascorre in solitudine nella sua camera, Kamishiro pratica i due pugni base del pugilato. Il jab (diretto mano sinistra); il cross (diretto mano destra). 5000 volte ogni giorno.

Kmaishiro resta chiuso in casa per più di un anno fino a quando non riesce a fare sue queste tecniche. Poi, si addentra nella sua personale Holyland: “la strada”.

Esce ogni notte negli oscuri vicoli di Tokyo per provare alle persone- e a se stesso- che lui ha ogni diritto di fare quello che vuole. Ben presto, si ritroverà preda della stessa persona che lo tormentava al liceo. Kamishiro riesce a tenergli testa, sfruttando il potere della combinazione base composta da jab e cross. Da qui inizia la leggenda del “cacciatore di teppisti”, un ragazzo che esce di notte per sconfiggere facilmente chiunque gli si pari davanti.

Da qui, inizia anche la trasformazione di Kamishiro, il quale incontrerà altri praticanti di arti marziali che si dedicano allo street-fighting e la sua continua evoluzione della sua tecnica di combattimento e della sua umanità.

Vi chiederete: “com’è possibile vincere uno scontro con due pugni?” La stragrande maggioranza delle persone non sa come combattere (come il tizio qui sopra). Osservate come carica il pugno in direzione di Kamishiro. Non c’è ragione per caricare il pugno all’indietro. Il sinistro e il destro sono i colpi più “diretti” per colpire l’avversario. Scaricare il peso di tutto il corpo sui tuoi pugni, essere veloce ed avere tempismo ha molto più senso che dare un colpo forte ma lento che lascia la tua guardia scoperta. Il manga è colmo di consigli pratici (e reali) su come gestire uno scontro da strada.

Kamishiro acquisterà sempre più fiducia in se stesso. Ma ha molto da imparare. Non ha gioco di gambe. Non sa come gestire una persona che sa utilizzare i calci. Ogni notte uscirà per le strade di Tokyo per trovare se stesso e diventare più forte. Il suo passato lo perseguita e sa che non troverà mai un suo posto nel mondo continuando a scappare dai suoi problemi. Nutrirà il rancore, l’odio e la rabbia dentro di lui fino a quando si sentirà finalmente al sicuro. Ma non può farlo da solo. Fortunatamente, nelle strade di Tokyo esistono anche persone decenti che lo aiuteranno a sviluppare la sua forza.

Boxing. Kickboxing. Judo. Karate. Full contact karate. Kendo. Wrestling. Le persone che hanno più prestigio nella strada sono gli artisti marziali.

Kamishiro sa che non può tirarsi più indietro. Il suo passato da vittima lo tormenta ogni notte e qualcosa dentro di lui sa che non potrà riposare in pace se non mettendosi costantemente alla prova. Ma Holyland è molto più di questo. Ogni persona che trova il suo posto nelle strade di Tokyo ha qualcosa da raccontare: un passato da cui cercano disperatamente di scappare rifugiandosi nell’uso della violenza. Persone che hanno abbandonato il liceo, che hanno avuto una perdita, che hanno un trauma irrecuperabile. Kamishiro non è troppo diverso dai suoi bulli, tormentati anch’essi da gravi traumi.

Holyland insegna che c’è un confine molto sottile tra preda e predatore dato che entrambi- a un certo punto della loro vita- ricopriranno entrambi i ruoli. Ma i legami che si formano grazie alla lotta restano. Kamishiro capisce che non è più solo e che non deve più esserlo. Il suo stile di combattimento misto diventerà l’unione di tutti gli stili che i suoi amici gli hanno insegnato. E, poco a poco, si lascerà alle spalle il passato, lì, nella terra santa in cui le bande giovanili si massacrano a mani nude.

Come Kamishiro, anche io sono entrato nel mondo delle arti marziali imparando il pugilato. Come lui, anche io ho qualcosa da dimostrare cercando di scappare da ciò che mi è accaduto prima. Grande esempio di Struggler: Kamishiro insegna che a volte bisogna combattere per se stessi e trasmettere la propria forza agli altri senza divenire preda del passato.

Ogni volta che perde, il senso di dimostrare qualcosa lo fa tornare in piedi. Non ha paura della sconfitta ma la accetta e va quasi a cercarla. Come dice la prima frase della sigla iniziale di Baki: “Voglio conoscere la sconfitta per il solo motivo di combattere”.

In conclusione (come scrivo sempre nei saggi in cui non ho idea di come concludere), Holyland ha il grande pregio di esplorare i traumi e le insicurezze del genere umano sotto la lente dello scontro fisico. In più, cosa non da poco per un manga, ha un tono realistico e le tecniche delle varie arti marziali vengono descritte con grande accuratezza senza drammi non necessari.

Kamishiro. Nel più cuore c’è spazio anche per te proprio accanto a Guts e Ryo.

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