Come al solito la canzone non ha nulla a che vedere con ciò che scrivo. Solo musica di sottofondo. Ma visto che ho aperto l’argomento… recuperatevi la saga di Silent Hill. Ne vale davvero la pena.
Sono sicuro (più che sicuro) che la ricchezza fa accedere a sentieri invisibili per le altre persone. Due sere fa passeggiavo per il quartiere del Duomo. Mi sono fermato su una panchina e ho tirato fuori dallo zaino ‘il sole 24 ore’ che ho comprato al Mondadori Megastore al primo piano.
La mia conoscenza finanziaria è ridicola perciò sto cercando di rimediare studiando ogni materiale che mi capiti a tiro. Sono certo che ci sono grandi opportunità in quella vastità di articoli e carta del giornale ma il fatto di non saperli riconoscere mi riempiva di un senso di frustrazione incredibile.
Ho lasciato a metà un articolo che riguardava la crisi della Brexit nel settore dell’ospitalità (a quanto pare serve personale nei ristoranti e nei locali ma nessuno vuole lavorarci… probabilmente perchè il 95 percento di quel settore era occupato da immigrati europei) e mi sono guardato intorno. Non aveva senso continuare la lettura per quel momento. Il puzzle era troppo complesso per il me dell’altro ieri (probabilmente lo è anche per il me di oggi). Troppe informazioni da cui ricavare idee.
Centinaia di persone facevano shopping camminando con flemma, le buste di articoli firmati che pendevano dalle loro mani. Completi eleganti, vestiti impeccabili e semplici magliette monochrome si distrecavano tra la folla. Una persona in particolare ha colpito la mia attenzione. Un uomo anziano, direi sui settant’anni, camminava circondato da quattro ragazze che erano il doppio più alte di lui e con (forse) meno della metà dei suoi anni. Forse erano modelle considerato che superavano abbondantemente il metro e novanta con i tacchi. Sembrava fossero i suoi bodyguard. L’uomo indossava una giacca nera pesante con una camicia e una cravatta nonostante il caldo. Le ragazze avevano decisamente meno vestiti e attiravano più di uno sguardo.
Una scena del genere può, di sicuro, essere soggetta a molteplici punti di vista e significati. Non sempre ciò che si vede corrisponde alla realtà ma il pensiero che mi è subito balenato in mente è stato: ‘Voglio essere come lui.’
Ho fantasticato molto sulla possibile identità di quel signore. Mi sono chiesto cosa abbia dovuto fare alla mia età per ottenere così tanto adesso. Mi sono chiesto se anche lui ha avuto dubbi nel costruire la sua vita.
Ogni volta si vede il risultato ma non il processo che c’è dietro. Forse ha vissuto in povertà per tutta la sua vita e ha avuto la sua rivincita tardi. Forse è nato così. O forse le mie impressioni su di lui sono completamente errate e la sua vita è meno fantastica di quel che la mia fantasia voglia farmi credere In ogni caso, ho aperto una lattina di Monster alla sua salute e ho continuato a leggere il mio ‘Sole 24 ore’ e, all’improvviso, mi sono sentito più ottimista. Ho letto ogni articolo sulle obbligazioni, sui bond, sulle criptovalute e aulle azioni maggiori su cui dovrei dare uno sguardo più approfondito. Il solo fatto di aver visto quel signore ha riaccesso in me la voglia di continuare la mia crociata personale dopo cinque minuti in cui l’avevo interrotta. Forse non mi porterà a nulla ma almeno ho più materiale da includere nel mio romanzo.
